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- ITALIA UNA RAGUSA DUE - 

" ITALIA UNA RAGUSA DUE ": COSI' SI LEGGEVA SU UN CURIOSO FOGLIETTO

IN STAMPA CHE CIRCOLAVA ALLA FINE DEL 1865

Tra l’ironico, il divertito e il grottesco, lo sconosciuto (a noi) estensore dello schizzo metteva in risalto l’evidente paradosso.

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Mentre per dare maggiore vigore all’unità della nazione Italiana, si trasferiva la capitale del Regno da Torino a Firenze, con il Regio decreto del dicembre 1865 la città di Ragusa un unicum amministrativo evidente, veniva diviso in due entità differenti: Ragusa e Ragusa inferiore.

L’evento era ben visto in particolare dalle due Comunità Ecclesiali di San Giorgiari e San Giovannari .Fin dal 1703, la unica entità Comunale aveva definito come centro Civico il quartiere delle Scale ed il Palazzo della Cancelleria Vecchia come sede Amministrativa della Città. Ragusa Superiore si stringeva attorno alla sua chiesa madre e lo stesso faceva Ibla. Il quartiere delle Scale attorno alla Vecchia Cancelleria, da Centro Amministrativo diveniva di colpo periferia delle due nuove entità. In virtù del Regolamento sui dazi di consumo in vigore ed in accordo col Ricevitore governativo dei Dazi di consumo fu rideterminata la cinta daziaria coincidente con confine tra i due “nuovi Comuni”.

 

Il nuovo confine comunale, doveva essere definito con la cinta daziaria e quindi con una porta d’ingresso dove si doveva pagare per entrare le merci. In Cima alla rampa di scale sopra la Cancelleria Vecchia sorgeva così la Porta Daziaria. Con la creazione dei due Comuni finiva una fase che aveva visto crescere insieme, dopo la breve separazione seguita al terremoto del 1693.

L’edizione 2013 del festival, vuole riportare l’attenzione del suo pubblico su questa zona della cittadella barocca, oggi ancora trascurata.

 

Una zona di grande pregio architettonico, dove insiste la maggior concentrazione di monumenti dichiarati patrimonio dell’umanità della città. Un’area di grande interesse urbanistico e storico, luogo dei primi insediamenti umani, oggi una risorsa ancora poco nota, da rilanciare per arricchire e qualificare l’offerta turistica della nostra città.

 

Sarà la porta d’ingresso alla diciannovesima edizione della Festa di Artisti di Strada, che sicuramente riserverà sorprese ed emozioni nuove.

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